Il Punto sugli NPLs in periodo di Fase 2

05-05-2020 18:58 -

Periodo storico molto particolare per le società di servicing che si occupano della gestione e del recupero di crediti cartolarizzati, nonché per gli investitori di NPLs.

D'altronde i numerosi interventi e studi condotti proprio nell'ultimo mese dagli specialisti del settore sono segnali ed indici della forte preoccupazione esistente nel campo dei deteriorati.

In materia segnalo l'importanza dei recenti incontri in streaming tenutisi nel Credit Village Italian Digital Week nonché degli studi dell'Osservatorio T6.

Al presente articolo allego, innanzitutto, l' interessante e costruttivo riepilogo delle giornate organizzate dal Credit Village all'esito delle quali è emerso che sorprendentemente le operazioni di mercato NPLs nel primo trimestre 2020 (pari a 73 con una stima di circa 1,9 miliardi) sono state di poco inferiori a quelle dell'analogo periodo del 2019 (76 operazioni con una stima di 3,4 miliardi di euro).

Il grande problema attiene all'impatto economico di sistema nei rapporti di incassi e monetizzazione dei crediti cartolarizzati.

Da un analisi complessiva è emerso che gli UTP, che paiono particolarmente colpiti dalla crisi, sicchè si suggerisce suggerito di procedere con l'attivazione di procedimenti di early warning (allerta precoce).

Oramai si va sempre più incontro all'utilizzo di strumenti di allerta e di prevenzione, si pensi anche agli allert previsti dal codice della crisi, stante le riscontrate difficoltà a dover poi ripianare posizioni debitorie per i noti problemi collegati all' organizzazione della Giustizia ed all'attuale situazione economica.

Interessante nella conference del Credit Village, oltre all' auspicabile necessità di includere il factoring tra le forme di finanziamento previste dai Decreti Cura Italia e Liquidità, è stato l'approfondimento del problema del cash in court, e, quindi, le necessità di ottenere la collaborazione dei Tribunali per agevolare la contabilizzazione degli incassi nei crediti cartolarizzati.

Tema che ha accomunato anche gli studi dell'Osservatorio T6, e del quale allego sintesi delle proposte effettuate per agevolare lo sblocco e la redditività delle somme nelle procedure esecutive.

I suggerimenti proposti dall'Osservatorio T6 di fatto sono stati i seguenti:

-) accelerazione del cash in court, con previsione per i Tribunali della natura urgente degli incassi nelle procedure;
-) sospensione per mesi 12 dal pagamento del contributo di pubblicazione delle Aste nel portale delle vendite giudiziarie;
-) richiesta al legislatore di ripristinare l'imposta agevolata per i trasferimenti di proprietà nelle aste e quindi la previsione di “imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, a condizione che l'acquirente dichiari che intende trasferire il bene entro cinque anni”.

Tutti ottimi spunti di riflessioni dai quali emerge la difficoltà cui andranno incontro le società di servicing nei prossimi mesi e le Banche a causa della crisi economica che ha inevitabilmente colpito il nostro sistema bancario, crisi che dovrà porterà ad una collaborazione tra i creditori, interessati alla procedure, ed i Tribunali, affinchè siano utilizzati dei processi di accelerazione delle tempistiche di incasso e di gestione delle procedure esecutive.

Sicuramente nel mese di ottobre, esaurita la presente fase di stallo, gli scenari saranno molto più chiari, ed in tale periodo sarà anche interessante verificare, da un punto di vista del bilancio economico, le posizioni di quei soggetti che oggi dovrebbero risultare beneficiari dei finanziamenti dalle Banche, alla luce degli ultimi decreti del Governo, auspicando che i medesimi saranno in grado di far fronte ai nuovi indebitamenti, per riprendere il ciclo produttivo, e che non vengano classificati a sofferenza dagli Istituti Bancari.





Fonte: First On Line e Studi Osservatorio T6