Rinnovazione della notifica e sua validità

09-12-2020 10:19 -

Succede spesso agli operatori del diritto di trovarsi in difficoltà in fase di notifica di atti giudiziari, magari in scadenza, in ragione dei mutamenti di residenza delle parti rispetto ai rintracci anagrafici nella disponibilità del fascicolo.
Ed in tali ipotesi ci si pone di fronte alla problematica sulla tempestività della notifica in ipotesi di sua rinnovazione.
Sul tema risulta utile segnalare la sentenza della Corte di Cassazione del 4.11.2019 nr 28269 che, nel decidere una controversia sul diritto al compenso del mediatore, si è soffermata ad analizzare i presupposti entro cui può essere riattivato il procedimento notificatorio.
La Suprema Corte nella sentenza a commento ha ritenuto che la parte interessata ha la facoltà e l'onere di richiedere all'ufficiale giudiziario la ripresa del procedimento notificatorio.
La successiva notificazione avrà effetto dalla data di attivazione del procedimento, semprechè detta ripresa sia intervenuta entro un termine ragionevolmente contenuto tenuti presenti i tempi necessari per conoscere l'esito negativo della notificazione e per assumere le informazioni necessarie per provvedere alla rinnovazione (Cass. s.u. 17352/2009; Cass. s.u. 15594/2016; Cass. s.u. 15295/2014).
E per superare l’eccezione di tardività e decadenza occorre che sussistano due condizioni: 1) l'errore sul domicilio del destinatario non deve essere imputabile al notificante 2) la nuova notifica deve essere eseguita entro un termine ragionevole .
(non superiore alla metà di quello stabilito a pena di decadenza).
Principio giurisprudenziale che pure utile richiamare e ricordare onde poter gestire gli eventuali imprevisti in sede di notifica.